Tutti i giorni io ed i miei figli ci imbattiamo in cosa che non sappiamo fare: nello studio, nel lavoro ed in tutti gli altri ambiti della vita.
Proprio qualche giorno fa è arrivato un nuovo mobile per la camera dei gemelli, questo mobile aveva incassato una lampada led che sarebbe dovuta essere attaccata alla presa elettrica.
Beh, non c’era la presa, ma solo il trasformatore. Il mobiliere mi ha spiegato che avrei dovuto chiamare un elettricista per attaccare i fili di rame e la spina.
Io ed i gemelli ci siamo guardati e gli ho detto: “ragazzi, perché non proviamo noi, al massimo non funziona e chiamiamo l’elettricista!”
Loro mi hanno guardato come si guarda un fantasma..poi mi hanno assecondato.
Abbiamo cercato su google esattamente cosa fosse un “trasformatore” e poi chiesto al nonno come mettere insieme tutti i pezzi. HA FUNZIONATO!
Ci siamo “battuti 5” per un quarto d’ora di crisi di onnipotenza.
Anche queste piccole cose insegnano a PROVARE! TENTARE! AFFRONTARE IL NUOVO! Il risultato è che magari FUNZIONA e se non funziona direi che non è la fine del mondo, si avrà la soddisfazione di aver almeno provato.
Detto ciò, ora i miei figli mi vedono come il corrispettivo femminile di SUPER MARIO: SUPER MAMMA BROS.
A parte questo mio nuovo ruolo di Mc Giver, il messaggio è arrivato forte e chiaro:
TENTAR NON NUOCE, NON ABBIATE PAURA DI SBAGLIARE
Cose piccole, non si richiede il “provare a cambiare il mondo” ma cosucce più alla portate dei piccoli grandi essere umani che sono:
- PROVATE a fare i compiti da soli, se non riuscite vi aiuto
- PROVATE un nuovo sport, al massimo non vi piace
- PROVATE a cucinare, se è immangiabile ordiniamo una pizza
- PROVATE a pulire la vostra stanza AHAHAHAHH, non vi cadranno le mani
- …………………………..
PROVATE, RIPROVATE, PROVATE e RIPROVATE ANCORA
io sarò sempre qui a darvi una mano!
L’altro giorno in macchina io e la piccola Qua (8 anni) stavamo parlando di andare sui pattini, ad un certo punto mi ha detto “non lo posso fare, non sono capace“.
Io le ho detto che non era neanche capace di leggere, poi con impegno e pratica ha imparato.
Le ho detto che non era capace di scrivere, di camminare, di parlare, di andare in bici e poi ha imparato.
Con un po’ di fatica e pratica si può imparare tutto. Magari non si diventerà JEDI in qualsiasi cosa, questo dipende dalle attitudini, ma se non si prova non lo si scoprirà mai.
A riprova di tutto, ieri ho trovato il piccolo Quo in cucina attaccato ai fornelli, quando gli ho chiesto cosa stesse facendo… molto tranquillamente mi ha risposto:
“sto provando a fare gli spaghetti con le polpette, al max fanno schifo e ci mangiamo un panino ma sono sicuro che apprezzerai almeno l’impegno”