Cronaca: la mamma è un disastro in cucina, il figlio disperato impara a cucinare con youtube

…Una sera sono tornata a casa, dopo aver accompagnato mia figlia a danza, ed ho trovato tavola apparecchiata e cena pronta.
Il piccolo Qua aveva preparato la pasta al salmone. Ora…io la pasta al salmone non l’ho mai fatta e non saprei quasi da dove iniziare. Il salmone probabilmente era in frigorifero per sbaglio, nella fretta devo averlo scambiato per prosciutto. Da chi avrà imparato?…

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In cucina sono un verso disastro e non solo per mancanza di passione, ma anche per questi semplicissimi motivi:
1) non ho tempo e per cucinare bene ci vuole tempo e pazienza (manca pure quella)
2) odio fare la spesa, vado il lunedì’ mattina alle 8 e cerco di non metterci più di 20 minuti, se no opto per Esselunga online!
3) non sopporto riordinare la cucina
4) tutte le volte che ho provato a cucinare ai miei figli qualche cosa di diverso/buono, lo hanno lasciato nel piatto preferendo un toast al prosciutto

I miei figli sono arrivati a dirmi, dopo aver visto quello che ho messo in tavola, “apprezziamo l’impegno“.

Una volta io e la piccola Qua abbiamo provato a fare i biscotti a forma di stelle, sono venuti talmente duri che i gemelli li hanno usati come armi Ninja.

Ho sicuramente attitudini più spiccate e tante, tante, tantissime altre doti.

Provo tutto quello che c’è di pronto sul mercato, ho anche provato la Base per Crepes già pronta. Non ve la racconto! E sicuramente neanche i mie figli.

Ecco insomma, diciamo che riuscirei a togliere l’appetito anche a Canavacciulo.

Base per crepes pronta
Base per crepes pronta

Il piccolo Quo (gemello di 12 anni) qualche tempo fa, stufo della solita “minestra”, l’ho visto entrare in cucina armato di buona volontà, il cellulare con il numero della nonna, tablet ed un grembiule. Si è avvicinato ai fornelli e mi ha detto: “mamma, lascia stare, qua ci penso io“.

Io, i miei figli, li ho sempre spronati a sperimentare, provare, osare ma non pensavo di essere stata sinceramente così convincente. Mi sembrava più un “parlare nel vuoto”, “dare aria alla bocca”, “parlare al vento”, “sparare nel  buio”.

Una sera sono tornata a casa, dopo aver accompagnato mia figlia a danza, ed ho trovato tavola apparecchiata e cena pronta.
Il piccolo Quo aveva preparato la pasta al salmone.
Ora…io la pasta al salmone non l’ho mai fatta e non saprei quasi da dove iniziare. Il salmone probabilmente era in frigorifero per sbaglio, nella fretta devo averlo scambiato per prosciutto.

Da chi avrà imparato?

Quando glielo ho chiesto  lui, candidamente mi ha risposto: “da internet mamma, non sai quante ricettine deliziose puoi trovare su youtube!
No, in effetti non lo so, non l’ho mai saputo, e giuro non lo saprò mai.

Vuol dire che tutte quelle volte che gli ho risposto “cercatelo su google” [vedi articolo “Cercatelo su Google“] hanno funzionato?

Questo episodio, e quelli simili che si sono susseguiti, fanno capire a quale incredibile fonte di conoscenza hanno accesso i figli nativi digitali e come gli risulta spontaneo e logico andarsi a trovare qualunque genere di informazione su internet.

Certo, negli anni gli ho insegnato, li ho guidati ad usarle internet per cercare le informazioni che volevano, non li ho lasciati da soli.

Alla sua età io avrei guardato su un libro di cucina di mia mamma, anzi…io alla sua età avrei preferito morire di fame piuttosto che prendere l’iniziativa di mettermi ai fornelli

Io mi miei piccoli li lascio fare, sporcare, sbagliare…forse forse, almeno in questo mi merito 3 stelle Michelin.