Cosa si rischia quando si inviano foto personali via chat (Whatsapp, Social Media etc.)?

Tutti noi, adulti e ragazzi, inviamo fotine, selfini, videoucci in giro per il mondo, io vi chiedo una cortesia, una gentilezza e pure di mettervi una mano sul cuore ed una sul cervello:

pensate bene prima di farlo!

FATEVI ALMENTO UNA DOMANDA: MA CHE FINE FANNO QUESTE FOTOGRAFIE? SIETE SICURI CHE RIMARRANNO “TRA DI VOI”?

Quando si manda una foto/video, no dimenticatevi MAI che il destinatario avrà per sempre quelle foto, anche dopo un litigio. In un momento d’ira è molto facile abusare di quelle foto. E da quel gesto poi non si torna indietro, le scuse non bastano più.

Ecco cosa rischiamo noi ed i nostri figli, figli di amici, nipoti etc.

1) AVERE LA REPUTAZIONE ROVINATA

A causa dalla diffusione incontrollate delle vostre foto private ci si può rovinare la reputazione

2) ESSERE VITTIMA DI ATTI DI PEDO-PORNOGRAFIA

Le vostre foto possono essere inviate a vostra insaputa a siti di pedofili o pornografici

3) ESSERE VITTIMA DI MINACCE – LA “SEXTORTION”

Si può essere minacciati e ricattati per evitare la pubblicazione delle foto/video
Tra i giovni, il 2,5% dichiara di essere stato minacciato della pubblicazione di una sua foto intima in rete mentre l’1% dichiara di aver subito questo tipo di prevaricazioni online.

4) AVERE LE PROPRIE FOTO INTERCETTATE DA HACKERS

Ricordarsi che anche gli hackers sono sempre in agguato, pronti ad intercettare le foto ed i video più appetibili.
WhatsApp ha reso automaticamente disponibile la crittografia end-to-end per tutti i propri utenti, per rendere meno vulnerabili le loro conversazioni, ma gli hacker più esperti sono ancora in grado di bucare qualsiasi sistema.

RICORDA: LE IMMAGINI HANNO VITA QUASI ETERNA

Una volta scaricate, anche se fisicamente eliminate dal dispositivo cellulare o pc, restano impresse nella memoria del dispositivo. Queste immagini potrebbero essere tirate fuori dalla memoria del dispositivo anche a distanza di anni.
E’ impossibile rintracciare e distruggere tutte le foto divulgate una volta che entrano nel labirinto della rete.
La diffusione è incontrollabile come l’uso che ne viene fatto.

A CHI RIVOLGERSI?

I ragazzi dovrebbero rivolgersi ai propri genitori, gli adulti ad amici fidati. Indispensabile è poi segnalare il tutto alla Polizia Postale, attraverso il suo portale, che dispone di un servizio dedicato alle segnalazioni e alle denunce.

Non da ultimo si può andare alle autorità locali come Caserma dei Carabinieri o Commissariato di Polizia di zona

LA LEGGE CONDANNA E PUNISCE QUESTI REATI, NON SOLO SE COMMESSI DA ADULTI MA ANCHE DA MINORENNI

Detto ciò..vi allego un selfie 🙂

selfi-mary